Fabián Pizzorno (Belgrano, Argentina, 7 settembre 1962) è un attore e musicista argentino, noto per la sua lunga carriera nelle telenovelas in Argentina, Italia, Messico e Stati Uniti, oltre che per la sua passione per la musica classica.

La carriera di Fabián è iniziata nel mondo della musica. Fin da giovane ha studiato chitarra classica, frequentando per dieci anni il conservatorio, e coltivando anche una profonda passione per il pianoforte.

A 20 anni, Fabián intraprende lo studio della recitazione in Argentina. La sua determinazione e il suo talento gli permettono di ottenere la prima opportunità su Canal 13, segnando l’inizio della sua carriera da attore. Fin dai primi ruoli, dimostra passione, perseveranza e grande forza interpretativa.

Nel 1987 debutta nella telenovela “Valeria”, interpretando Alberto accanto a Mayra Alejandra e Juan Vitali. Nel 1988 partecipa a “Pasiones” e poi arriva il grande successo con “Manuela”, produzione italo-argentina diretta da Rodolfo Hoppe, raggiungendo uno dei punti più alti della sua carriera. Qui interpreta Leopoldo, un uomo buono ma avido di denaro, e grazie alla sua interpretazione si aprono per lui le porte degli Stati Uniti. Grazie alla sua performance in Manuela, viene scelto per la telenovela “Guadalupe”, dove il suo personaggio si chiamava Jesús Santander. Questo ruolo segna l’inizio della sua carriera internazionale.

Negli anni successivi, Fabián lavora in Messico con Televisa e Telemundo, partecipando a telenovelas come “Pasión y Poder” accanto a Fernando Colunga, “Tres Veces Ana” con Sebastián Rulli e Angelique Boyer, dove interpreta il padre cattivo del protagonista, e “Pasión Prohibida” con Mónica Spear e Rebecca Jones, ruoli che confermano la sua capacità di interpretare personaggi complessi e sfaccettati.

Nel 2010 partecipa alla produzione italo-argentina “Terra Ribelle”, diretta da Cinzia TH Torrini. La serie vinse il premio come migliore serie europea nel 2012.

Nel 2020 prende parte a “Médicos: Línea de Vida”, produzione di El Güero Castro, un ruolo estelar che rappresenta il suo ultimo lavoro prima della pandemia.