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Cristal
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    CURIOSITA'
      Sulla produzione

      Cristal fu realizzata in tempi record: 246 episodi in appena nove mesi, con puntate girate la mattina e trasmesse la sera stessa. Delia Fiallo inviava ogni settimana i copioni da Miami a Caracas per via aerea, poiché all’epoca non esistevano fax o e-mail.

      La produzione era modesta: Jeannette Rodríguez, interprete della protagonista modella, indossava spesso abiti personali acquistati con i proventi delle sue precedenti telenovelas Leonela e Topazio.

      La telenovela segnò un primato nella televisione venezuelana introducendo per la prima volta un personaggio apertamente omosessuale. La trama, ricca di colpi di scena, registrò ascolti elevatissimi in America Latina, Europa e Oriente; in Spagna arrivò a una media di nove milioni di spettatori per episodio, facendo crescere vertiginosamente i costi pubblicitari e valendo a Delia Fiallo importanti riconoscimenti dalle televisioni locali.

      Il contenuto suscitò anche polemiche: il sacerdote Benedetto (interpretato da Humberto García) risultava il padre biologico di Cristal e l’uso del termine “padre” in questo contesto fu giudicato scandaloso dai vescovi venezuelani.

      Nel 1993 la scrittrice Ángel Mila accusò pubblicamente la produzione di avere copiato senza autorizzazione il suo romanzo Tiempo de espera.

      Dal successo di Cristal sono nate diverse versioni: El privilegio de amar (Televisa, 1998, in Italia Libera d’amare/Il privilegio di amare), Cristal (SBT, Brasile, 2006), Triunfo del amor (Televisa, 2010-2011) e, più di recente, Los hilos del pasado (Televisa, 2025), prodotta da José Alberto Castro con protagonista Yadhira Carrillo, al suo ritorno alle telenovelas dopo diciotto anni.

      La telenovela ricevette importanti riconoscimenti: il Premios Ondas spagnolo nel 1990 come Miglior teleserie iberoamericana e il Premios Eres messicano nel 1987 come Miglior telenovela straniera.

      Sul cast

      La coppia formata da Carlos Mata e Jeannette Rodríguez ottenne un successo tale da essere richiamata l’anno successivo per La dama de rosa (in Italia La signora in rosa). Durante le riprese circolò la voce di una breve relazione fra i due protagonisti, ma fu in realtà la collega Marlene Maseda a conquistare il cuore di Mata: i due si sposarono dopo sei mesi.

      Grazie alla popolarità di Cristal in Spagna, Mata arrivò a esibirsi in 68 concerti. Jeannette Rodríguez ha raccontato che molte coppie litigavano o addirittura si separavano a causa della telenovela; celebre l’episodio di un marito che, per protesta, gettò la televisione dal balcone e tentò poi di aggredire Mata durante un concerto.

      Il cast lavorava con ritmi estenuanti, dal lunedì al sabato e con poche ore di sonno: Mata arrivò a soffrire di disturbi psicosomatici, mentre Chony Fuentes e Lupita Ferrer hanno ricordato il nervosismo causato dai ritardi e dai capricci della protagonista.

      Dopo il successo, Jeannette Rodríguez e Carlos Mata si trasferirono per qualche anno a New York per ritrovare anonimato.

      Sulla colonna sonora

      In Italia la sigla di apertura era Gli innamorati di Umberto Tozzi e quella di chiusura Amando te di Carlo Mata.

      Nella versione originale venezuelana la sigla d’apertura era Mi vida eres tú di Rudy La Scala, sostituita nelle ultime puntate da Volvamos a vivir, sempre dello stesso artista.

      La rete televisiva vietò agli attori di cantare le sigle delle telenovelas in cui recitavano: a Carlos Mata fu proibito di interpretare la sigla di Cristal, creando confusione nel pubblico.

      Sulla messa in onda

      In Italia Cristal ebbe grande successo su Rete 4 anche in prima serata e negli anni seguenti venne replicata su numerose emittenti locali. Nell’estate del 2007 fu editata una versione in 420 episodi da 25 minuti con la sigla originale.


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